TRY TO IMAGINE

“ Qualità, ricerca, dedizione, passione e prestigio: tutto questo è Try to Imagine. Una visione di quello che siamo plasmata in quattro generazioni di storia aziendale, che ci ricorda ogni giorno cosa facciamo e perché. Try to imagine è una filosofia con cui ci approcciamo alle cose, tre parole che racchiudono anni di ricerca e sperimentazione delle migliori tecnologie e soluzioni ai problemi di ogni cacciatore. Try to imagine è uno stile in cui riconoscersi, che accomuna chi come noi non si accontenta dell’ordinarietà. Try to Imagine è una storia di passione, che raccontiamo in ogni nostro progetto a chi ha scelto di ascoltarci. Try to Imagine è la forza dell’immaginazione, della creatività, dell’intuizione. Tre parametri che ripetuti come un mantra fanno da sfondo a tutto ciò che facciamo, che sogniamo, che immaginiamo. Ancora oggi quella forza ci spinge a creare e migliorare costantemente,per rendere distintivo ciò che facciamo e per garantire alle passioni di ognuno quel valore aggiunto che solo una visione è in grado di dare. Vestire Trabaldo vuol dire scegliere di far parte di tutto questo. Riuscite a immaginarlo? Try to Imagine. ”

Evoluzione

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La nostra storia nasce all’incirca 115 anni fa nella provincia di Biella. Agli inizi del 900 il Biellese diventa il polo di riferimento italiano (e non solo) della industria tessile laniera. È in questo clima di sviluppo economico che il bisnonno dell’attuale management decide di aprire una prima filatura, dove la lana greggia veniva trasformata in filo pronto per essere tessuto. Con lo sviluppo dei telai e delle tecnologie tessili, all’attività originaria di filatura negli anni si affianca anche la tessitura. I tessuti in lana così realizzati venivano venduti e impiegati per la confezione di abiti da uomo. Dopo alcuni passaggi societari, fu il successore della prima generazione, Gino Trabaldo, a proseguire l’attività affiancando alla filatura e tessitura anche la confezione di abiti. L’azienda diventa interamente verticalizzata, trasformando la lana greggia in abbigliamento finito.

Nella prima metà del 900 l’azienda Trabaldo iniziò a muovere i suoi primi passi nella confezione di abbigliamento specifico per le attività outdoor, dallo sci all’alpinismo. L’attività alpinistica esigeva prodotti in grado di resistere alle intemperie e alle sollecitazioni, a partire dai tessuti impiegati fino agli accorgimenti costruttivi. L’azienda si dimostra da subito in grado di proporre sul mercato prodotti altamente competitivi e tagliati su misura per l’attività sportiva in montagna. Trabaldo diventa un punto di riferimento per l’alpinista italiano.

Il mondo dell’outdoor a partire dagli anni 70’ subisce un grande impulso dovuto all’avvento delle tecnofibre, che invadono il mercato dell’articolo sportivo in virtù delle loro proprietà. L’azienda così si modifica: attraverso la terza generazione (nonché attuale management) assistiamo a un cambiamento del modello produttivo e del mercato di riferimento. È così che le attività originarie di filatura e tessitura vengono abbandonate per dare spazio alle sempre più crescenti tecnofibre. Fu l’intuizione di Filippo Trabaldo (figlio di Gino Trabaldo) a trasferire tutte le conoscenze tecniche, stilistiche e di mercato tipiche del settore outdoor, nel mondo della caccia. Il cacciatore e l’alpinista infatti, visti da un punto di vista tecnico, non sono poi così distanti, ed entrambi necessitano di un vestiario altamente tecnico e specializzato. Sul finire degli anni 80, il brand Trabaldo esce con la prima linea interamente dedicata alla caccia: era la Collezione 01.

Dagli anni 80’ ad oggi, abbiamo assistito a numerosi cambiamenti nel nostro settore e gli utilizzatori stessi hanno compreso l’importanza e i vantaggi di un abbigliamento specializzato. Il Brand Trabaldo si afferma così nel mondo hunting grazie alle caratteristiche che, nella storia, lo hanno sempre contraddistinto: qualità dei materiali, attenzione per il dettaglio, tecnicità e stile. Oggi nasce la Collezione 32 che, seppur adattata agli stili e alle necessità dei giorni nostri, affonda le sue radici in quella storia di famiglia nata 115 anni fa tra il rumore dei ring e dei telai.